In Toscana (ma anche in altri parti d'Italia) c’è un detto popolare che ricorda che "una parola è poca e due son troppe". Tutto vero, ma a questa frase va applicata una logica sul diverso peso specifico delle parole. La parola "Grazie" infatti, è una di quelle parole che pesano molto sulla bilancia, e provocano emozioni che difficilmente si potevano immaginare.
Come il Leicester, stagione 2015/2016 di Claudio Ranieri.

Tutto il Mondo (del calcio, dello sport e non solo) dovrebbe dire "Grazie" a Claudio Ranieri e alla sua banda di ragazzacci, perché dando due calci ad un pallone per circa 9 mesi nei campi di tutta Inghilterra, hanno risvegliato e fatto rinascere emozioni che nel Mondo di oggi non sono più comuni come una volta: la speranza e il sogno.

Ridurre tutta la storia del Leicester di questa stagione, ad una banale vittoria di un campionato di calcio, sarebbe da idioti, perché tutto quello che sta succedendo è molto di più. E' la forza di seguire un sogno, di faticare per raggiungerlo, e di spingersi al di là del limite che solo noi sappiamo dove è realmente. E' la voglia di sognare, di vivere di gioie e di speranze, di godere dell'impossibile. E' la voglia di ridere e divertirsi, sempre e comunque, e di scherzare con la vita, per goderne nel modo più sfrenato.

Come in ogni storia leggendaria ed epica, c'è sempre lo Show Man, l'uomo che vuoi o non vuoi ti ruba il palcoscenico. E anche se ti sta antipatico e lo ritieni un buono a nulla, diventa un mito eterno nella tua mente. In questo caso è indiscutibilmente Claudio Ranieri
Sono particolarmente contento che un tifoso romanista, ex giocatore della Roma, ed ex allenatore della Roma, sia l'artefice principale di questo miracolo dei giorni d'oggi. Ho sempre avuto massimo rispetto per una persona che si è sempre dimostrata pacata, gentile ed educata e un ottimo allenatore di calcio in ogni sua esperienza. Ranieri ha sempre fatto più di quello che gli era stato chiesto, dovunque abbia allenato, e non è mai stato ripagato di nemmeno una lacrima e di un punto di tutti quelli che si è sudato in tutta la sua carriera.
Adesso è arrivato il momento del conto, che è salatissimo e tutti i suoi detrattori dovranno chinare la testa a l'uomo che sta raggiungendo l'impossibile. 

Sotto di lui, quella rosa di giocatori che sembra uscita da un film. Dal capitano Morgan che faceva il buttafuori, a Vardy che era in fabbrica, passando per Drinkwater scartato più volte dal suo United, a Rob Huth che sembrava finito, ad Albrighton considerato talento di cartone... potrei davvero continuare per ore. Ogni giocatore della rosa del Leicester ha una storia particolare, che lo rende unico già prima di essere leggendario per quello che ha fatto questa stagione. Pensateci bene, non c'è un giocatore che ha una storia "normale" nel Leicester attuale. 

Le mie personalissime preferenze vanno su Danny Drinkwater, talento dell'academy dello United nato in un era che sembrava promettente (Danny vincerà la Premier, il suo amico Norwood giocherà gli Europei, e lo United si tiene Carrick..) ma che non ha avuto le chances giuste per sfondare. Vederlo giocare adesso è un vero e proprio spettacolo per gli occhi, un giocatore unico per un calcio così rigido e strutturato come quello inglese. 

L'altra personale coccarda, da amante della Danimarca, la do a Kasper Schmeichel. Lo credevo un brocco e un raccomandato, e mi ha stupito fino all'impossibile. Pensare che potrà vincere da protagonista il suo primo titolo in Premier League nello stadio che ha visto suo padre (un vero e proprio mito, e uno dei portieri più forti di sempre) giocarci da leggenda e vincere tutti i trofei possibili immaginabili, rende quest'immagine ancora più strappa lacrime ed emozionante. 

Last but not least, Leo Ulloa. Che giocatore!!! Lo continuo a dire da quando giocava in Spagna e faceva valanghe di gol: questo segna e basta. Tocca la palla e la butta dentro. E' il nuovo Crespo, meno tecnico forse ma più cinico e chirurgico. Sottovalutatissimo. E' uno dei giocatori più importanti di questa stagione per Ranieri. Senza di lui il Tottenham avrebbe più punti del Leicester a questo punto della stagione.

A pensarci bene, chi lo conosceva il Leicester prima di quest'anno? Pochi pochissimi. Solo i grandi fan di Fifa, League Football e Football Manager erano a conoscenza di questa squadra inglese, scampata varie volte dalla bancarotta, con qualche coppetta e qualche campionato minore in bacheca, un po di nomi illustri, e tifosi con tanta passione. Una delle poche società in Inghilterra che ha saputo ottenere il massimo da una proprietà straniera, grazie alla sana spensieratezza del suo padrone (la storia delle ciambelle e della birra è forte forte!) e alla pace e tranquillità della piazza che mai ha avuto esigenze particolari. E pensare che quando Nigel Pearson (il mister della promozione in Premier) fu licenziato per prendere Ranieri, molti tifosi si rivoltarono contro in maniera pesante e prepotente contro la proprietà. Chiedete a Nigel chi aveva in panchina quando giocava la Championship con il Leicester.
Anzi no... ve lo dico io... Danny Drinkwater, Jamie Vardy e Harry Kane.

Speriamo che il sogno continui ancora per molto, anche se in tutta sincerità, prevedo una sconfitta in casa dello United domenica dopo pranzo e la vittoria del titolo in casa contro l'Everton. Sarebbe bellissimo vedere tutta la comunità di Leicester ribollire di gioia per un miracolo sportivo così fantastico, da non meritarsi altro palcoscenico per i festeggiamenti che lo stadio di casa. Se lo meriterebbero davvero tanto e non ci sarebbe più bel lieto fine per una storia così fantastica.
Sempre che il Tottenham non perde lunedì sera contro il Chelsea.... 

Comment