Benatia

In tutta onestà, nelle spiagge del litorale maremmano-livornese, è corretto dire: la Bella di Campiglia. Tutti la vogliono. Nessuno La Piglia.

E scommetto che quel bel ragazzo di Mehdi Benatia farebbe sicuramente una risata su questa battuta dialettale. Non tanto per il fatto della bellezza in se stessa, ma molto più per quanto riguarda questo delicato (non mi venivano altre parole, ma, potessi, di momenti così delicati ne passerei tanti in vita mia, tanti davvero) momento della sua situazione lavorativa (ehm..economica).

Il ragazzo in questione è un bravissimo calciatore, non si discute. Difensore centrale completo: fisico, atletica, grinta, tecnica, colpo di testa ecc. ecc. Segna e non fa segnare gli avversari (difficile eh?!?!). È stato a detta di molti (quasi tutti) uno dei migliori interpreti e protagonisti della banda di Garcia a Roma, la stagione scorsa. Detto questo, tutta questa tiritera del ‘che fo e che non fo? e se fo, dove vo?’ avrebbe un po annoiato e infastidito non poco i tifosi della Maggica, ma anche il resto dei footbalisti che leggono questi 'romanzi' di mercato.

Io faccio parte dei tifosi della Roma, e la sezione squadra del cuore nella pagina ‘Who’s On the Bench’ e’ li a testimoniarlo. Come faccio parte di quella parte dell'audience calcistica, romana o meno, che considera il marocchino uno dei difensori centrali più affidabili e talentuosi al momento nel panorama Mondiale.
La storia dei difensori infatti è strana, ultimamente non ne vengono fuori tanti e i soliti noti occupano la top 10 da parecchie stagioni ormai e sono già accasati nei club più blasonati e di successo di Europa ($$ din din). Un ometto in paese una volta guardando giocare la Fiorentina al bar mi disse ‘vedi caro, i difensori costano poco e servono più delle punte, e quelli boni vanno tenuti. Sono come le donne insomma, se è bona va tenuta. Che se va via non torna più' Parole sante, non c'è che dire. 
Se al bar ci fosse stato pure quel brillante uomo (non scherzo, assolutamente, massimo rispetto e gratitudine) di Walter Sabatini, magari la discussione avrebbe preso un altro verso. ‘Per carità il discorso è chiaro e preciso, Forse pure giusto. Ma se la donna ti chiede più soldi, sapendo che qualcun'altro glieli darebbe volentieri, come si mette?’ avrebbe ribattuto il buon Walter. ‘ Eh…si metterebbe male sai? Qui una volta si diceva: finiti soldi, finito amore’. Walter sarebbe scoppiato a ridere. Ne sono sicuro.

Ci sta che rida anche adesso, ma dentro di lui secondo me un po di sana incazzatura ce l'ha. Mehdi ha scelto la Roma una stagione fa. Lo ha dichiarato (quasi rinfacciandolo addirittura) in maniera esplicita, sottolineando, in altrettanta maniera che avrebbe potuto riempirsi il borsello più copiosamente da altre parti in giro per l’Europa. È una tesi che va a suo pro, fino a un certo punto però secondo me.
Se un calciatore fa dichiarazioni del genere, vuol dire che ha sposato la causa giallorossa pensando di triplicare lo stipendio dopo un secondo posto, 30 partite e 5 gol. Questo, purtroppo per lui, non è accaduto e il rapporto si è inaridito e incrinato. Compromesso direi.

WS dice che non aveva fatto promesse folli a Benatia. Ne ha riconosciuto più volte il valore tecnico e umano durante la stagione scorsa, sottolineando la sua importanza nell’ottima stagione della Roma. Tutto ciò non vuol dire che è diventato Cristo in Terra però. A tutto c'è un limite insomma. E a mio parere Benatia, con questo tira e molla tra contratti e milioni, lo sto superando.

La mia impressione, da semplice osservatore della faccenda, è che: la Roma non abbia bisogno estremo di soldi (l'ho sempre pensato a dir la verità), Benatia pensa di valere 4 milioni all’anno, le regine d’Europa non vogliono spendere 35 milioni per il marocchino, e Walter non è un imbecille. Tutto ciò ha portato ad una situazione che si è infangata in questo punto e non si sa come andrà avanti sinceramente.
Tutto ciò, la Roma ha provato ad evitarlo, offrendo più volte rinnovi sostanziosi (2,5 pippi…) allo stangone Benatia, che però ha sempre rifiutato, fondando le sue motivazioni su altre offerte pervenute da altri clubs. Ebbravo!

I tifosi questa cosa non l'hanno presa male male (all’open day pensavo di peggio sinceramente), la società così e così, e i compagni di squadra mi immagino non siano poi così tanto felici. Se infatti si da un occhio (e un orecchio) a cosa hanno detto De Sanctis, Torosidis e Castan ultimamente (tutti compagni di reparto, un caso?), tutto rientra nel motto ‘Morto un Papa se ne fa un’altro’. E hanno ragione. 
Tempo fa confidai ad un amico, che in quasi 20 anni di Roma, forse un difensore centrale forte come Benatia, alla Roma, non l'ho mai visto. Mi ricordo benissimo Aldair, Mexes (quello vero), Chivu (il primo) e Juan (le poche volte che era in forma), ma Mehdi dell’ultima stagione ha potenzialità e talento maggiori a tutti questi. Ne sono convinto. E se partisse, ne sarei dispiaciuto e preoccupato. 
Ma sono sicuro che la Roma perderebbe tutto, ma di sicuro non perderebbe una persona umile, realista e attaccata alla maglia (non ce ne sono più lo so, ma così è mendicare e lo reputo stucchevole).

La cosa più sensata l'ha detta un giocatore che in questo caso ha un ruolo ininfluente: Alessandro Florenzi. Persona (non calciatore eh!) che reputo umile, realista e attaccato alla maglia (ti immagini lo vendono domani…?). Mi ricordo infatti che, non tanto tempo fa, un giornalista (così vengono chiamati) gli chiese novità e pareri riguardo il suo rinnovo. Lui rispose ‘Non ho bisogno di altri soldi. Mi pagano per correre ed è quello che devo fare. La Roma al mio rinnovo non ci deve pensare assolutamente, ci sono i tifosi a cui pensare, lo stadio e il futuro della società. Questo è quello che conta. I miei soldi possono venire dopo”.

Ci fossero più Florenzi e meno Benatia al giorno d'oggi, il calcio sarebbe più bello. Molto più bello.

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